In questo particolare momento la radio può aiutare anche ad accorciare le distanze, e il canto a sentirsi meno soli!
Non ci si può ritrovare, è vero. Non si possono fare concerti, altrettanto vero. Ma si può comunque parlare di coro e ascoltare buona musica corale.
Visto il grande successo che la trasmissione ha avuto nelle 13 puntate andate in onda la domenica alle ore 14.00 da gennaio a marzo, Radio Rai 1 ha proposto di proseguire per altri tre mesi la stagione "Trentino, la Terra di Cori" condotto da Silvia Gadotti e con la regia di Stefano Uccia.
Ecco i calendari:
SECONDA EDIZIONE
13 appuntamenti il martedì alle ore 13.20 a conclusione del GR1 nazionale
6 aprile Coro Sasso Rosso Val di Sole
13 aprile Coro Amicizia di Volano
20 aprile Coro Sass Maor di Tonadico
27 aprile Coro Brenta di Tione
4 maggio Coro Negritella di Predazzo
11 maggio Coro Genzianella Roncogno
18 maggio Coro La Gagliarda Calavino
25 maggio Coro Cima Tosa di Fiavè Stenico
01 giugno Cori Celestino Eccher (Scuola Musicale C. Eccher)
08 giugno Coro Roen di Ron
15 giugno Coro Pasubio di Vallarsa
22 giugno Coro Valle dei Laghi di Padergnone
29 giugno Coro Monte Peller di Cles
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PRIMA EDIZIONE
13 appuntamenti la domenica alle ore 14.00
3 gennaio Coro Cima Verde di Vigo Cavedine
10 gennaio Coro giovanile “Vogliam Cantare” di Trento
17 gennaio Coro Croz Corona di Campodenno
24 gennaio Amici e Minicoro di Rovereto
31 gennaio Coro della SAT
7 febbraio La Compagnia del Canto della Val Rendena
14 febbraio Coro della Sosat
21 febbraio Coro da Camera Trentino
28 febbraio Coro Genzianella di Tesero
7 marzo Ensemble Canticum Novum di Moena
14 marzo Coro S. Ilario di Rovereto
21 marzo Coro San Romedio di Romeno
28 marzo Coro Valsella di Borgo Valsugana
Il Coro Monte Peller di Cles, nato nel 1965 e attualmente formato da una trentina di cantori provenienti da tutta la Val di Non. Fino al 2015 è stato diretto ininterrottamente per 50 anni dal Maestro Paolo Lorenzoni, ancora presente nella formazione corale ma ora nel ruolo di corista. Poi, dal 2016 la direzione è passata al figlio Alberto, diplomato al conservatorio di Trento e componente del Coro da 36 anni.
con il Coro Valle dei Laghi di Padergnone
diretto da Paolo Chiusole
Il Coro Valle dei Laghi nasce nel 1972, la sede è a Padergnone, ma raccoglie coristi che provengono da tutta la valle. Mantenendosi sempre fedele alla tradizione del canto popolare, si è impegnato nella ricerca di nuovi canti, nuove armonie, attingendo anche nel patrimonio culturale di altre regioni affrontando anche brani della musica pop internazionale. Progetti condivisi, collaborazioni con altre formazioni e dal 2015 e con importanti artisti come Antonella Ruggiero, ma anche la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2007 insieme al Coro S.Ilario.
Non da meno il Coro Valle dei Laghi è alla continua ricerca di brani originali, romantici o brillanti, armonizzati in modo innovativo, o con accordi del tutto inusuali per cori a voci pari. Fra gli autori preferiti si ricordano Riccardo Giavina, Marco Maiero, Mattia Culmone, con i quali continua ad esistere un'intensa collaborazione.
E' composto da molti giovani, cosa rara per un coro di montagna.
Il "Coro Pasubio" di Vallarsa ha portato a termine la pubblicazione di otto cd di cui uno in collaborazione con altri cori, un dvd celebrativo per i 50 anni di fondazione, il primo volume di spartiti del maestro Ivan Cobbe e numerose collaborazioni tra le quali lo spettacolo alla Campana dei Caduti di Rovereto con il cantautore Simone Cristicchi.
La voglia di stare assieme, l'amore per la musica, il rispetto delle proprie origini e la volontà di consolidare nuove amicizie, sono gli stimoli che permettono di guardare al domani con fiducia e idee sempre nuove, senza per altro mai dimenticare le proprie radici. Da poco ha spento le 55 candeline.
Era il 1964 quando un gruppetto di giovanotti che cantavano nel coro parrocchiale di Don, piccolo paesino dell'Alta Anaunia, iniziarono a intercalare i brani liturgici con canti della tradizione di montagna. Sotto la guida di Aldo Lorenzi cominciarono a cimentarsi con gli spartiti del canto popolare trentino. Nacque così il coro alpino Roén e nel 1997 "El Plaz" (misto).
E nella sua instancabile attività e con la sensibilità di chi vive intensamente i valori della genuina civiltà contadina, proprio lo stesso Aldo ha battuto per anni il territorio, passando di casa in casa, per raccogliere quei vecchi motivi tramandati oralmente che rischiavano di andare in "via di estinzione". Frutto di questo lavoro, sono i cinque dischi incisi contenenti canzoni in massima parte inedite.
In che modo i più piccoli e i più giovani entrano a contatto con la coralità? Come la vivono? Come la percepiscono?
Cantare in un coro significa entrare in relazione l'uno con l’altro, significa sentirsi parte di una comunità, di un gruppo dove ognuno ha un proprio strumento, che è la propria voce, un proprio ruolo, una propria melodia, con un obiettivo comune: creare un’armonia unica che può nascere solo dall’ascolto reciproco.
Non si insegna la musica e il canto ai bambini per farli diventare musicisti o coristi eccellenti, ma perché imparino ad ascoltare. E di conseguenza ad essere ascoltati.
Nella prossima puntata di Trentino, la Terra dei Cori vi portiamo "A scuola di coro" per capire come possiamo avvicinare i più giovani alla coralità. Lo faremo insieme a due insegnanti Chiara Biondani e Massimo Chini, che operano tutti i giorni a contatto con giovani e bambini.
La Cima Tosa con i suoi 3.173 m di quota è la vetta più alta del complesso massiccio delle Dolomiti di Brenta, in Trentino.
Cima Tosa è anche il nome del coro delle Valli Giudicarie, interprete del tradizionale canto popolare che sarà protagonista della prossima puntata di Trentino, Terra dei Cori.
Il Coro Cima Tosa nasce come nuova formazione nel 2002 dalla fusione del Coro La Pineta di Fiavè e del Coro Rio Bianco di Stenico.
Sin dall’inizio della sua formazione, il coro è stato diretto dal M° Piergiorgio Bartoli. Negli anni si è esibito in prestigiosi concerti in Italia e all’estero in Europa (in Germania, in Inghilterra, Repubblica Ceca e Croazia ed in America- Brasile) ed in Terra Santa. Nel 2007 ha inciso il suo primo album dal titolo “E adess che sem chi tΰti” e in occasione del suo decennale (2012), ha registrato un secondo CD, dal titolo “Echi a sera”. Prestigioso riconoscimento nell'ottobre 2015 con la vittoria al primo concorso nazionale Luigi Pigarelli per voci maschili, classificandosi al I° posto fra i 24 cori ammessi.
Il Coro “La Gagliarda” nasce a Calavino nel 1996 sotto la guida esperta del Maestro Tarcisio Battisti che lo dirigerà per ben 11 anni. Inizialmente coro misto, poi divenne formazione a voci pari femminili e prende il suo nome da una delle danze del '500 - detta appunto "la gagliarda".
Nata quasi per caso durante le prime edizioni delle “Feste Madruzziane”, la formazione ha assunto via via una propria fisionomia, ed ha arricchito il proprio repertorio di nuove esperienze musicali.
Quello proposto è un repertorio molto vasto, nel quale trovano posto la polifonia rinascimentale, la musica sacra barocca, romantica e moderna. Il coro ha inciso due cd di cui uno interamente dedicato al Natale, intitolato “Stellulam Sequendo” e l’altro dedicato alla musica sacra dal titolo “Nada te Turbe”, dal quale vi faremo ascoltare anche alcuni brani.
Negli anni ha partecipato ad importanti Festival Internazionali e concorsi: tra questi, nel maggio 2018, ha vinto il Grand Prix a Maggio 2018 al concorso internazionale di canto corale "Chrystal Chapel" di Mosca, organizzato dall'Accademia delle belle arti in collaborazione con il ministero degli esteri della federazione russa.
Entrato nel suo 60° anno di attività (era il 1961) da sempre il coro Genzianella di Roncogno, ha saputo abbinare la semplicità della musica popolare alla ricerca costante della perfezione musicale.
Il Coro Genzianella come tutti gli altri, negli ultimi mesi ha dovuto sospendere prove, concerti e uscite già fissati in agenda.
Ma non si è dato per vinto. E ne è nato un vero e proprio coro virtuale, dove ogni corista, diretto a distanza dal maestro Andrea Fuoli, indossata la camicia d’ordinanza, ha registrato un video a casa sua, cantando la propria parte (tenori, baritoni, bassi). E poi grazie ad un sapiente lavoro di collage di Gianni Fuoli, fratello del maestro, ne è uscito un video davvero spettacolare in cui il coro sembra davvero unito su un palco a cantare l’inno al Trentino in versione digitale.
Il Coro Negritella di Predazzo è tra i più longevi del Trentino. Nato nel 1954, propone un repertorio tradizionale canti popolari e della montagna, che raccontano di guerra e di emigrazione, ma anche di vita contadina, di spensieratezza e di serenate galanti. Non solo ricerca e divulgazione di brani tramandati, ma anche canti d'autore di epoca più recente. Sono quattro attualmente le incisioni pubblicate, moltissimi i concerti, e il vanto di una prestigiosa Rassegna di canti della montagna, a Predazzo, con cadenza annuale, che in oltre 40 anni ha visto la partecipazione di oltre 100 gruppi canori provenienti dal Trentino ma anche da varie regioni italiane.
martedì 27 aprile
diretto da Leone Pellegrini
Fin dal 1946 il Coro Brenta di Tione non ha mai smesso di portare avanti con orgoglio una tradizione tutta trentina nel rappresentare il canto popolare, di montagna e d'autore.
Un'esperienza maturata in settantacinque anni di vita ma anche molto impegno in termini di volontariato e crescita sociale, vicinanza alla comunità, orgogliosi custodi di quella identità corale scaturita in maniera autentica dal mondo popolare. A conferma di questa vitalità sono le tre incisioni discografiche, così come i 2 libri di canti inediti pubblicati, nelle armonizzazioni e molte volte nel testo e melodia: uno in occasione del 50° di fondazione (1996 – Canti di ieri, canti di oggi) ed uno in occasione del 70° (2016 – Quaderno di canti).
martedì 20 aprile
Fin dal 1974 il Coro Sass Maor Primiero si è dedicato alla raccolta di canti primierotti e alla loro armonizzazione, trovando la collaborazione di validi musicisti. Ne è nato un repertorio ricco, che da un lato esalta la bellezza della Valle del Primiero e dall'altro esprime con grande semplicità i sentimenti, le gioie, le passioni, la tenacia ed il coraggio, che da sempre caratterizzano la gente di montagna.
Il Direttore del coro Federico Orler ha iniziato a dirigere il gruppo di cantori da giovanissimo.
Coro misto a carattere popolare, nato nel 1971 a Volano dalla fusione del coro femminile Amicizia con il coro parrocchiale maschile.
Un repertorio vario che passa dal polifonico al popolare, sia nazionale sia straniero. Negli ultimi anni alcuni progetti speciali hanno portato ad allargare il campo anche ai canti natalizi ed ai canti folkloristici e dedicati alla pace.
Nel 2018, è stato realizzato anche “Che nessuno parta per la guerra”, un concerto-spettacolo dove canzoni sono state intervallate dalle letture di racconti e diari di guerra, la scrittura popolare che per molti versi restituisce meglio di altri documenti il clima che si viveva 100 anni fa. Il concerto faceva parte del programma degli eventi in vista dell’Adunata degli Alpini.
Fondato nel 1967, il Coro Sasso Rosso ha sviluppato un percorso artistico-musicale legato alla tradizione, ma nel contempo aperto al rinnovamento del repertorio, grazie anche a specifiche ricerche sul campo e ad un naturale, rigenerante ricambio d'organico. Tutto ciò mantenendo intatte quelle qualità sonore e di amalgama che lo hanno portato a farsi apprezzare in Italia e all'estero, esibendosi con successo anche nell'ambito di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, senza ovviamente trascurare gli ambienti alpini.
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Interprete della cultura popolare trentina espressa attraverso il canto, fin dal 1965, il Coro San Romedio d'Anaunia ha una tradizione molto lunga e un repertorio che abbraccia la cultura popolare trentina testimoniando le storie e le tradizioni attraverso i numerosi concerti in regione, in Italia e all'estero (Austria, Germania, Grecia, Inghilterra, Liechtenstein, Spagna, Svizzera, Bulgaria e recentemente negli Stati Uniti).
Il Coro San Romedio d'Anaunia ha inciso tre dischi ("La tera del nono" 1978, "Verdi campi addio" 1990, e "Questa l'è la contrada..." 1998), e conquistato premi in prestigiosi concorsi come l'ENAL di Bolzano e il Nazionale di Brentonico nel 1992. Nel febbraio 1997 il Coro S. Romedio Anaunia si è anche esibito in concerto nella sala grande del Conservatorio G. Verdi di Milano. Recente inoltre la partecipazione, come unico rappresentante italiano al "Mese Europeo della cultura", manifestazione internazionale tenutasi a Plovdiv (Bulgaria) e patrocinata dalla Comunità Europea.
Nato nel 1979, il Coro S. Ilario prende il nome da un rione di Rovereto, la “Città della Pace" . Il repertorio spazia dal canto di tradizione popolare e di montagna alla musica d’autore. In collaborazione con il Maestro Giovanni Veneri, che ha musicato per coro popolare ed orchestra la “Messa delle Dolomiti” ed il Magnificat, il coro ha potuto esibirsi con orchestre come quella del teatro Regio di Parma, dell’Accademia di Bologna, Toscanini e Filarmonica Italiana di Piacenza. Un capitolo a parte riguarda poi la collaborazione con artisti del calibro di Antonella Ruggiero che oltre ai numerosi concerti ha invitato il coro S. Ilario assieme al coro Valle dei Laghi ad esibirsi sul palco del teatro Ariston in occasione del 57° Festival della canzone italiana di Sanremo. E nel 2017 la sperimentazione musicale ha portato la musica del repertorio tradizionale a fondersi e sovrapporsi con la musica contemporanea, in occasione del centenario della Grande Guerra.
L’ultimo concerto in formazione “classica” risale ad un anno fa e così, per mantenere viva l'attenzione e la continuità del gruppo anche nei momenti di chiusura totale, il Coro S. Ilario ha cercato di proseguire nella sua attività attraverso incontri online, studiando nuovi canti e tenendo alta la passione del gruppo. L'autunno ha messo a frutto una contaminazione artistica di grande spessore, che ha portato a partecipare al festival Settenovecento e a proporre il progetto “ChorDeJazz”, raccontando il canto della tradizione popolare di montagna in una modalità più vicina ai giorni nostri, grazie anche alla lettura musicale di artisti diversi.
Formazione storica della Val di Fiemme, nato nel 1950 grazie alla passione di 9 amici amanti del canto, il Coro Genzianella di Tesero è tra i più longevi cori trentini maschili con repertorio canti tipici della montagna e della tradizione popolare.
Tante le incisioni nel corso degli anni: ad iniziare un 45 giri dal titolo “Addio bel trenino della Val di Fiemme” nel 1966, “La tera del nono”, LP e audiocassetta nel 1989 e un CD con il titolo “La Genzianella – cinquant’anni di bel canto, emozioni e amicizia nel 2000 in occasione del 50° di fondazione. Poi, la passione per la storia della guerra e i numerosi canti ad essa dedicati ha portato il Coro a realizzare nel 2008, su idea del maestro Ezio Vinante, uno spettacolo riportato su DVD ed intitolato “Si sta come d’autunno…”, una raccolta di canti, testi ed immagini sul Primo Conflitto Mondiale. Sulla linea del successo di questa importante iniziativa il Coro creato un analogo lavoro, presentato nel 2013, sulla storia dell’emigrazione che nel 1923 ha coinvolto 23 compaesani in un viaggio in Argentina in cerca di fortuna.
Inoltre, l'attenzione rivolta anche ai canti Natalizi ha visto il Coro esibirsi in 2 occasioni a Norimberga in occasione dei più famosi mercatini di Natale della Germania ed in Aula Nervi nel 2007 e nel 2008d durante l’esposizione dei Presepi di Tesero in Vaticano. Da ricordare anche la partecipazione a numerosi concorsi corali tra i quali ricordiamo con orgoglio il “Festival Regionale del canto corale” tenutosi a Trento nel 2003, con il 1° premio assegnato nella categoria “A” ed il 2° Concorso Nazionale per cori maschili “Luigi Pigarelli”, tenutosi ad Arco (TN) nel 2017 che ha portato il maestro Diego Cavada, direttore del coro ad oggi, ad ottenere il premio speciale quale miglior direttore emergente del Concorso.
In un periodo difficile che vede ancora sospesa l'attività dei cori trentini, il Coro Genzianella non si è arreso e in omaggio alla ricorrenza del 70° di fondazione ha programmato alcune iniziative, tra cui l'incisione di un nuovo CD dedicato ai canti della montagna.
domenica 7 marzo
Fin dal 1993, anno della fondazione, l'Ensemble Canticum Novum ha affrontato diversi repertori: da quello polifonico classico a quello contemporaneo, fino a toccare la musica etnico folclorica. La provenienza di una parte dei coristi, oltre al maestro, dal paese di Moena e da altri paesi della Valle di Fassa ha fatto sì che tra i brani proposti, molti siano anche in lingua ladina.
Tra i progetti più significativi, nel 2019 il Coro diretto dal maestro Defrancesco ha presentato una narrazione inedita e originale per voce recitante e coro sulla vita di Gesù dal titolo “Alfa e Omega. Io sono il principio e la fine”.
E attualmente è in corso di realizzazione, emergenza sanitaria permettendo, un nuovo progetto dedicato al Creato ed agli elementi della natura, che illustra la bellezza e le meraviglie di ciò che che ci circonda attraverso musiche di differenti stili ed epoche. Non mancano riferimenti al sacro, ma anche alla quotidianità ed alla musica profana ed etnica di diverse culture, presso le quali la natura ha sempre avuto un ruolo centrale per la vita dell’uomo.
Sono tre gli album incisi nel corso degli anni. Il primo CD MOSAICO VOCALE (2005) che crea un percorso tra canti etnico-folclorici di diverse culture e tradizioni, poi SEGUENDO LA STELLA (2009) con canti natalizi e infine IN SACRO SILENZIO (2018), con brani di ispirazione religiosa.
Oltre 1500 concerti in Italia, Europa, Messico, Stati Uniti, Argentina e Cile, e partecipazioni a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive. L'attività del coro è principalmente rivolta a conservare, valorizzare e divulgare il canto popolare alpino, sia trentino che di altre regioni d'Italia, attingendo anche al folklore internazionale. Il Coro è stato il primo a cantare, stampare ed incidere la ormai famosa 'Montanara' che Toni Ortelli scrisse e donò alla SOSAT nel 1930. Si deve alla SOSAT ed al suo coro anche la prima raccolta di canti popolari alpini pubblicati nel 1935 i quali, da quel momento, divennero patrimonio di tutti i cori che negli anni successivi si costituirono nelle città e nei paesi delle Alpi. Sono del Coro della SOSAT anche le prime nove incisioni su dischi a 78 giri che negli anni 1933/35 fecero conoscere i canti di montagna in tutto il mondo.
domenica 21 febbraio
con Coro da Camera Trentino
diretto da Giancarlo Comar
Singolare nella sua formazione a sole voci femminili il Coro da Camera Trentino di Borgo Valsugana è nato nel gennaio 1998 nell’ambito dei laboratori attivati dalla Scuola di Musica di Borgo, Levico e Caldonazzo.
Interessante è anche il repertorio proposto, che spazia dal genere sacro a quello profano, a cappella o con l’accompagnamento del pianoforte, dagli spirituals ai gospel, passando anche ai canti della montagna della tradizione alpina, cui viene dedicato un progetto speciale. Molta attenzione viene dedicata allo studio della produzione corale contemporanea per coro femminile dei più accreditati autori italiani e stranieri. Il Coro si avvale della collaborazione strumentale del pianista Marco Rinaudo. L’ensemble svolge un’intensa attività concertistica e partecipa regolarmente a competizioni corali in Italia e all’estero.
La sua attività si completa con la partecipazione a progetti speciali nell’ambito di importanti manifestazioni musicali, sia in Trentino che in altre regioni.
Importanti sono state le numerose esperienze che il coro ha vissuto fin dalle origini.
Nel dicembre 2004, per esempio, fu protagonista in occasione della S. Messa in S. Pietro, quando la comunità della Val Rendena donò l’albero di Natale a Papa Giovanni Paolo II.
Sono davvero tanti i cori del Trentino che attingono
alla tradizione popolare, in particolare legata all'ambiente alpino. Tra i più
conosciuti c'è sicuramente il Coro della SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini,
che ha fatto emozionare con le sue profonde voci maschili intere
generazioni di camminatori di ogni tempo, cantando di cime imbiancate e verdi
montagne, ma anche di amori e guerre, di leggende e altri racconti della
tradizione.
Diretto fin dalla sua fondazione dai maestri
della famiglia Pedrotti, prima Enrico fino al 1938, poi Silvio per altri
cinquant'anni ed attualmente dal nipote Mauro Pedrotti, il Coro si è
esibito in oltre millecinquecento concerti tra Italia, Europa (Austria,
Belgio, Cecoslovacchia e ora Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Svizzera) ed America (Brasile, Canada,
Messico, Stati Uniti).
con il Minicoro di Rovereto
diretto da Gianpaolo Daicampi
Da quel lontano 1987 più di 250 ragazzi provenienti da tutta la Vallagarina hanno vissuto l'esperienza del cantare insieme, del cantare bene e nel trasmettere quei valori di pace, amicizia, solidarietà che sono propri del Minicoro.
Correva l'anno 1970 quando un piccolo gruppo di amici
si riunì a Denno spinti dalla passione e dalla voglia di cantare insieme.
Da allora, il coro si è allargato fino a raggiungere il numero di 30 componenti
ed includere cantori da tutta la Val di Non, Piana Rotaliana e
Trento. Per i primi cinquant'anni, caduti in piena pandemia, non è stato
possibile fare una grande festa, ma questa - come per tanti altri gruppi - sarà
solamente rimandata.
domenica 10 gennaio
con il Gruppo Vocale Vogliam Cantare
diretto da Maria Cortelletti.
Il gruppo è nato nel 2007 per dare la possibilità a ragazzi e ragazze di proseguire l'attività corale cominciata nell'omonimo coro di voci bianche. Si parlerà quindi di voci giovani e di un repertorio che attinge a diversi generi e stili: polifonico sacro, profano e popolari, musical, musica leggera, a cappella o accompagnati. Tante anche le esperienze vissute, come la partecipazione all’opera lirica "Don Pasquale", ad un recital tratto dal libro “Nel Nome della Madre” di Erri de Luca, e a “Buon compleanno Verdi”, un evento in ricordo del grande compositore italiano.
Fondato il 1° dicembre 1995 per la passione di un piccolo gruppo di amanti del bel canto e della montagna, oggi il Coro Cima Verde di Vigo Cavedine (nella foto al Palazzetto dello Sport di Trento prima della partita dell'Aquila Basket, credits archivio Coro Cima Verde) è una formazione esclusivamente maschile composta da 40 elementi che cantano in Trentino e fuori regione, e partecipano a prestigiose rassegne ed eventi all'estero.